Nella bella Sicilia

La mattina del 7 aprile 2024 noi studenti delle classi 1^, 2^, 3^, 4^ e 5^ classico siamo partiti per la nostra tradizionale settimana di viaggio istruzione in Sicilia.

La prima tappa dell’avventura è stata in realtà Napoli, dove abbiamo passato un bel pomeriggio tra pizze margherita, deliziosi babà, Galleria Umberto I e la splendida vista del Vesuvio che sovrasta dall’alto la sua città, in attesa dell’imbarco sul traghetto per Palermo.

Lo scenario è poi cambiato la mattina seguente, quando ci siamo svegliati con la vista della terra siciliana ad accoglierci, sbucando piano piano dagli oblò del traghetto. 

Dunque, la nostra giornata è iniziata con la visita del Duomo di Monreale e della Cappella Palatina, che ci hanno lasciato entrambi a bocca aperta con i loro mosaici luminosi ed attentamente curati. Abbiamo poi proseguito con un giro guidato in tutta la città di Palermo, con la sua cattedrale maestosa e la vitalità dei suoi abitanti: alcuni di noi si sono infatti fermati per una delle vie principali della città a ballare la macarena e cantando “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri con i passanti divertiti e contenti.

Il giorno successivo abbiamo raggiunto una nuova meta, entrando nel mondo della Sicilia ai tempi della Magna Grecia, con la spettacolare ed imponente Valle dei Templi ad Agrigento, quella mattina popolata da un’immensità di bambini molto piccoli, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo: la confusione era tanta, ma vedere così tanti “piccoli umani” scorrazzare in un luogo così antico e pieno di storia, penso abbia riempito un po’ a tutti il cuore di gioia. 

Nel pomeriggio abbiamo compiuto un salto avanti nel tempo, giungendo nella Sicilia ai tempi dell’Impero Romano ed abbiamo visitato l’interessante “Villa Romana del Casale” di Piazza Armerina, potendo ammirare ciò che è rimasto delle zone tipiche di un edificio del genere, come le terme e le stanze “frigidarium”, “calidarium” e “tepidarium”, da noi precedentemente studiate sui banchi di scuola.

La quarta giornata è stata dedicata alla visita delle città, piccole ma splendide, di Ragusa, Scicli, Modica ed Ispica. Abbiamo così potuto assaggiare e comprare per le nostre famiglie il famoso e squisito cioccolato di Modica, in tutte le sue stravaganti varianti; ammirare le chiese e le cattedrali, come la Cattedrale di San Giovanni Battista di Ragusa, mentre le nostre guide ci raccontavano i simpatici aneddoti e usi dei cittadini durante le rispettive feste patronali; infine, chi ha voluto ha anche potuto visitare uno dei luoghi del set della famosa serie “Il commissario Montalbano”, ovvero il commissariato di Scicli.

Le ultime due tappe sono state riservate a due delle cittadine più famose e suggestive dell’Isola: Siracusa, con la sua area archeologica, il teatro greco, l’orecchio di Dioniso, la penisola di Ortigia e Taormina, con il suo suggestivo teatro antico, dove la skenè apre lo sguardo dello spettatore sul mare ed il golfo della città. 

Tra un paese e l’altro ci siamo anche impegnati in una breve escursione sull’Etna, precisamente su uno dei crateri Silvestri, armati di scarpe da trekking e giacche a vento, decisamente indispensabili dato il clima. Abbiamo potuto osservare quello spettacolo stando in mezzo a due paesaggi completamente diversi: da un lato il cratere e l’Etna che si innalzava con tutta la sua imponenza, dall’altro il panorama che dava sulle colline sottostanti e, in lontananza, Catania.

Il nostro viaggio non si è però limitato alla scoperta della terra siciliana, infatti mentre tornavamo a Camerino abbiamo fatto una sosta a Reggio Calabria, per una visita al Museo Nazionale, con il suo pezzo forte: i Bronzi di Riace, importantissimo patrimonio della nostra cultura.

Così, tra cannoli siciliani, arancini ed arancine, festeggiamenti per i quattro studenti che durante la settimana hanno compiuto gli anni, pasta alla norma, gelati, granite, sole caldo  e sessioni corali nelle lunghe ore di pullman (con un repertorio capace di muoversi da Tedua a Franco Battiato), siamo finalmente tornati a casa, con tanti ricordi nel cuore ed un’esperienza non solo formativa ed educativa, ma che ci ha anche resi più uniti e ci ha permesso di conoscerci ancora meglio.

 Ad oggi, so con certezza che la maggior parte di noi ripartirebbe subito per la Sicilia, con lo stesso itinerario e la stessa compagnia.

 Matilde Gamberoni, 4^ Classico