Sulle tracce della storia: l’antica città di Camerino
La linea del tempo scorre nello studio della storia e in essa si è voluto inserire una focalizzazione sulla antica città di Camerino, in un’evoluzione che parte dal suo nascere nel paleolitico, fino al Medioevo sotto la dominazione longobarda .
Su questo tema la prof.ssa Lina Menichelli ha svolto lezioni di approfondimento, seguite in forma di conferenza/dibattito in aula magna, per classi parallele, le seconde degli indirizzi scienze Umane, Linguistico e 2B scientifico; con la collaborazione delle Prof.sse Livia Piantoni, Simona Miliani, Serena Valentini.
Interessante capire come la piccola città, che nei secoli a seguire diverrà centro di una delle più influenti signorie rinascimentali, abbia marcato le fasi delle epoche precedenti, assumendone le caratteristiche politiche, sociali e culturali, di cui ancora rimangono tracce evidenti.
Un lungo percorso dalla preistoria, all’età antica , l’insediamento degli umbri/camerti, come già li identificava Tito Livio che dell’antica terra di origine portarono l’antico toponimo Kamars, che diverrà poi qui Cameria – Camerta – Camerino.
La città ha seguito poi le onde dell’espansione romana, fino a divenirne alleata e partecipando alla sua affermazione con la Battaglia di Camerino , nella seconda guerra sannitica ed anche alla seconda guerra punica inviando alle legioni romane il numero di seicento soldati camerti.
Ed ecco che l’antico insediamento si evolve e si struttura assimilando la cultura della civiltà romana, da urbs a municipium con loggiati, mercati, domus, terme, acquedotti, una attiva vita artigianale, commerciale e militare.
E poi l’avvento del Cristianesimo e le sacche di resistenza pagana che videro la tortura di Venanzio, convertitosi alla nuova religione e poi punito per essa con la morte.
Fino al Vescovo longobardo Ansovino, anch’egli copatrono di Camerino, figura esemplare nella cura di una delle diocesi più grandi del centro Italia.
Gli interventi degli alunni:
- Non avremmo mai pensato che Camerino, così piccola , potesse aver avuto rapporti tanto stretti con Roma, fino ad aiutarla durante le guerre puniche, con tanti soldati, quindi il mestiere delle armi era seguito, imparato bene anche qui.
- Belli i mosaici che sono stati ritrovati e ora conservati al museo, ci fanno capire che qui vi abitavano anche famiglie aristocratiche, tanto da permettersi domus molto adornate.
- Bella la ricostruzione architettonica del corso della città, ora alti palazzi allora anche un lungo loggiato e il mercato, una sorta di piccola agorà, dove in tempo di pace la gente si incontrava e discuteva, si confrontava.
- La battaglia di Camerino segna una sconfitta dei romani sul galli senoni, spietati fino al punto di infilzare le teste dei soldati camerti e romani uccisi sulle loro lance a mo’ di trofeo!
- Abbiamo capito come sia importante la pace, nel passato antico, come ai tempi di oggi, con essa i popoli prosperano, si incontrano e si scambiano conoscenze e cultura e civiltà.
- Infatti durante la pax augustea anche Camerino visse un’epoca aurea!
- Sì però, poi le invasioni barbariche e le guerre greco-gotiche hanno cancellato tanta prosperità!
- Come il resto dell’Italia anche le Marche ritornarono ad una forma di economia della raccolta, senza più agricoltura, artigianato, commercio…tutto si fermò!
- La vita di Venanzio ci ha insegnato quanto sia importante credere e perseguire le proprie idee, è stato bello conoscere che la sua fermezza invece di far rallentare, per paura, la conversione, abbia aggiunto seguaci ai cristiani.
- Se il vescovo Ansovino era longobardo e se il suo nome nella lingua germanica significa : amico di Dio, capiamo che durante il suo tempo i Longobardi si erano convertiti in molti al cristianesimo.
- E’ stato bello anche partecipare alla conferenza insieme ad altre classi, ci siamo incontrati e confrontati, scambiato idee sulla storia studiata.